PER UN COORDINAMENTO TERRITORIALE CONTRO LE RONDE PADANE
In questi giorni la cronaca locale ha portato alla ribalta il ritorno delle ronde padane dopo la loro istituzionalizzazione attraverso il nuovo pacchetto sicurezza.
La lega sta portando avanti una politica esplicitamente fondata su misure segregazioniste e razziste.
Un partito che non rappresenta più un elemento di rottura istituzionale, ma che oggi si fa stato e che mette in campo tutto il suo portato xenofobo. Sono finiti i tempi di "Roma Ladrona!" e dei raduni di Pontida, oggi si fa partito ultranazionalista e ariano. In questo momento è il punto più avanzato delle nuove destre in questo paese e attraverso lo strumento delle ronde si sta organizzando a esercitare un controllo sociale capillare e ideologico, contro ogni stile di vita difforme e facendo degli immigrati un bersaglio da colpire senza problema alcuno.
La dimostrazione sta nel fatto che ci sia la volontà di declinare queste pratiche anche in un territorio come quello bellunese che non ha nessun problema reale di sicurezza come dimostrano i dati presentati dalle stesse forze dell'ordine, che dichiarano apertamente la non necessità delle ronde.
Si sta aprendo uno scenario tutt'altro che rassicurante, esplicitamente espresso dallo stesso ministro Maroni: "E' impossibile coniugare sicurezza e libertà". E' proprio questo il punto: siamo di fronte ad un'attacco sempre più generalizzato alle nostre libertà.
Di fronte a tutto questo non si può più rimanere indifferenti!
Crediamo sia necessario fermare queste derive sul nascere per questo abbiamo pensato di creare un coordinamento territoriale contro le ronde padane che in breve tempo si organizzi per esprimere il dissenso di questo territorio verso ogni forma di intolleranza.
Per informazioni e contatti:
csablitz@libero.it
o più semplicemente passa a trovarci al BL.itz in via mezzaterra 56 Belluno
In questi giorni la cronaca locale ha portato alla ribalta il ritorno delle ronde padane dopo la loro istituzionalizzazione attraverso il nuovo pacchetto sicurezza.
La lega sta portando avanti una politica esplicitamente fondata su misure segregazioniste e razziste.
Un partito che non rappresenta più un elemento di rottura istituzionale, ma che oggi si fa stato e che mette in campo tutto il suo portato xenofobo. Sono finiti i tempi di "Roma Ladrona!" e dei raduni di Pontida, oggi si fa partito ultranazionalista e ariano. In questo momento è il punto più avanzato delle nuove destre in questo paese e attraverso lo strumento delle ronde si sta organizzando a esercitare un controllo sociale capillare e ideologico, contro ogni stile di vita difforme e facendo degli immigrati un bersaglio da colpire senza problema alcuno.
La dimostrazione sta nel fatto che ci sia la volontà di declinare queste pratiche anche in un territorio come quello bellunese che non ha nessun problema reale di sicurezza come dimostrano i dati presentati dalle stesse forze dell'ordine, che dichiarano apertamente la non necessità delle ronde.
Si sta aprendo uno scenario tutt'altro che rassicurante, esplicitamente espresso dallo stesso ministro Maroni: "E' impossibile coniugare sicurezza e libertà". E' proprio questo il punto: siamo di fronte ad un'attacco sempre più generalizzato alle nostre libertà.
Di fronte a tutto questo non si può più rimanere indifferenti!
Crediamo sia necessario fermare queste derive sul nascere per questo abbiamo pensato di creare un coordinamento territoriale contro le ronde padane che in breve tempo si organizzi per esprimere il dissenso di questo territorio verso ogni forma di intolleranza.
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