domenica 15 febbraio 2009

Comunicato stampa in risposta alla Lega


Dall'esilio in Nevegal

Cari Gidoni, Bottacin e leghisti tutti, avremmo potuto controbattere alle vostre dichiarazioni sul giornale dicendo che sono delle falsità gravi, molto gravi. Ma non lo faremo, perché oltre ad esserlo, sono talmente enormi le balle che puzzano di ridicolo, per cui grazie di averci fatto ridere di nuovo. Per questo preferiamo rispondervi con ironia, consapevoli che sarà una risata (che è sempre meglio del letame!) a seppellirvi. Per questo vi diciamo che avete ragione: siamo pericolosi, anzi siamo dei sovversivi. Abbiamo tre carri armati pronti ad invadere Fiammoi, una spia in un ufficio tecnico del comune di Belluno, da buoni federalisti stiamo istituendo una dogana a Cavarzano e per finanziarci contrabbandiamo ciaspole a Gela (tra l'altro con scarsi risultati... non abbiamo ancora capito il perché...). Per fortuna gente grigia come voi non ci toglie la voglia di ridere.

BL.itz

sabato 14 febbraio 2009

Le ronde scappano al bombardamento dei coriandoli!


Ieri sera verso le ore 23:00 siamo partiti dal centro sociale per andare a bloccare le ronde muniti delle nostre pericolose armi: coriandoli, trombette, schiuma di carnevale.
Arrivati a Lentiai verso 23:30 al meeting point preannunciato dai leghisti sui giornali, non si è vista anima viva. A quel punto ci siamo mossi per cercarli lunga la strada della sinistra piave. Arrivati in piazza a Mel abbiamo trovato questo scenario: una decina di persone con le pettorine "Sicurezza Valbelluna" che si fotografavano tra loro... questo per far capire la dimensione pagliaccesca della situazone. Siamo scesi dalle macchine per raggiungerli allo scopo di bombardarli di coriandoli, quando una quindicina di uomini delle forze dell'ordine in borghese ci sono venute incontro. A quel punto uno, di loro che non si era identificato, con un gesto spropositato rispetto alla situazione (che non era altro che una carnevalata) a colpito con una ginocchiata uno di noi. Siamo rimasti, noi stessi, esterefatti dall'accaduto. Nel frattempo le ronde padane si sono dileguate dalla piazza.
Siamo risaliti in macchina e da quel momento è iniziato lo spettacolo: "Chi cerca cosa?.
Le ronde che cercavano il nulla ( vi possiamo garantire che abbiamo girato a lungo e in tutta la sinistra piave, a parte i metronotte, non c'era anima viva...), noi che cercavamo le ronde, le forze dell'dis-ordine che cercavano noi e i giornalisti che cercavano tutti...

Questo è quanto è accaduto.
Ma a parte questo, abbiamo potuto vedere con i nostri occhi il livello di buffonaggine delle ronde di ieri sera.
Questo, però, non può nascondere la pericolosità dell'istituzionalizzazione della polizia di partito.
Dalla nostra siamo convinti che chi come la Lega ha fatto del razzismo e della xenofobia la sua bandiera vada fermato, per cui continueremo nelle contro-ronde!
il carnevale è appena cominciato....
Noi, che non abbiamo paura usiamo l'ironia!


BL.itz

lunedì 9 febbraio 2009

Stop ai razzisti - Stop alle ronde padane


PER UN COORDINAMENTO TERRITORIALE CONTRO LE RONDE PADANE

In questi giorni la cronaca locale ha portato alla ribalta il ritorno delle ronde padane dopo la loro istituzionalizzazione attraverso il nuovo pacchetto sicurezza.
La lega sta portando avanti una politica esplicitamente fondata su misure segregazioniste e razziste.
Un partito che non rappresenta più un elemento di rottura istituzionale, ma che oggi si fa stato e che mette in campo tutto il suo portato xenofobo. Sono finiti i tempi di "Roma Ladrona!" e dei raduni di Pontida, oggi si fa partito ultranazionalista e ariano. In questo momento è il punto più avanzato delle nuove destre in questo paese e attraverso lo strumento delle ronde si sta organizzando a esercitare un controllo sociale capillare e ideologico, contro ogni stile di vita difforme e facendo degli immigrati un bersaglio da colpire senza problema alcuno.
La dimostrazione sta nel fatto che ci sia la volontà di declinare queste pratiche anche in un territorio come quello bellunese che non ha nessun problema reale di sicurezza come dimostrano i dati presentati dalle stesse forze dell'ordine, che dichiarano apertamente la non necessità delle ronde.
Si sta aprendo uno scenario tutt'altro che rassicurante, esplicitamente espresso dallo stesso ministro Maroni: "E' impossibile coniugare sicurezza e libertà". E' proprio questo il punto: siamo di fronte ad un'attacco sempre più generalizzato alle nostre libertà.

Di fronte a tutto questo non si può più rimanere indifferenti!
Crediamo sia necessario fermare queste derive sul nascere per questo abbiamo pensato di creare un coordinamento territoriale contro le ronde padane che in breve tempo si organizzi per esprimere il dissenso di questo territorio verso ogni forma di intolleranza.

Per informazioni e contatti:
csablitz@libero.it
o più semplicemente passa a trovarci al BL.itz in via mezzaterra 56 Belluno